«Questo progetto è per voi, per farvi innamorare di questo lavoro», così Pietro Zito ha illustrato questa mattina la nuova idea nata in casa “Antichi Sapori”.
Si intitola “Antichi Sapori per Giovani Chef” l’iniziativa che aprirà le porte della cucina del ristorante di Montegrosso, frazione di Andria, a giovani aspiranti cuochi. Ogni lunedì la “brigata” di “Antichi Sapori” con il suo staff affiancherà un giovane cuoco in questa esperienza: verrà proposto un piatto speciale fuori menù da far assaggiare ai clienti del ristorante. Una sfidante prova sul campo – anzi ai fornelli – per i giovani under 25 che da qualsiasi parte d’Italia vorranno cimentarsi con questa opportunità, candidandosi con l’invio del proprio curriculum.
Il progetto, che sarà lanciato a breve già con il primo aspirante chef, è stato presentato nella sala conferenze dell’Istituto Alberghiero di Molfetta. L’incontro – moderato dai giornalisti di “Pugliosità” Stefania Leo e Sandro Romano – ha visto la partecipazione anche del vice preside dell’istituto molfettese prof. Michele Salvemini e del prof. Gianni Petrone in rappresentanza dell’istituto Aldo Moro di Trani, che ha sposato i valori del progetto condividendo l’appello ai propri allievi.
Pietro Zito ha spiegato il senso dell’iniziativa alla platea di studenti presenti alla conferenza: «È fondamentale al giorno d’oggi portare la gentilezza in cucina. Dobbiamo estirpare l’immagine stereotipata, veicolata soprattutto dalle trasmissioni televisive, delle cucine in cui ci si arrabbia, ci si sfoga, con ritmi logoranti: la cucina è la casa della creatività, questo è il messaggio che vorrei trasmettere ai giovani aspiranti chef».
Orgoglioso di ospitare il lancio di questa nuova iniziativa, il vice preside Salvemini ha ricordato come l’Alberghiero di Molfetta sia già stato nel recente passato fucina di talenti pugliesi divenuti famosi in tutt’Italia: «Il nostro istituto si è impegnato e continuerà a impegnarsi per instradare gli studenti verso il loro futuro lavorativo, veicolando un primo approccio positivo al mondo del lavoro».
Uno degli obiettivi è sicuramente quello di trasmettere ai futuri cuochi i valori della buona cucina pugliese, quella vera e genuina. Come ha sottolineato il giornalista Sandro Romano: «Creare un piatto non è quella moda che si vede sui social. Non deve essere “instagrammabile” ma buono. Ecco perché è importante conoscere le materie prime, valorizzarle, e questa qui è davvero una bellissima opportunità per poter fare esperienza in una cucina invidiabile come quella di Pietro Zito».
Come in una staffetta in cui gli antichi saperi della cucina vengono trasmessi ai giovani cuochi di tutt’Italia, in ottica di continuità e di passaggio delle competenze, l’iniziativa si pone dunque come un’opportunità per gli aspiranti chef di acquisire una vera esperienza concreta all’interno di una delle eccellenze gastronomiche del territorio pugliese, con un patrimonio di know-how e piccoli preziosi consigli pratici che saranno loro affidati come un tesoro da tutelare e come nuova opportunità di crescita da inserire nel proprio percorso formativo.
«Iniziamo a breve, abbiamo già selezionato il primo giovane aspirante cuoco – ha aggiunto Zito – guardando anche a possibili future collaborazioni, qualora le proposte possano risultare particolarmente vincenti. I nostri “Antichi Sapori” sono quel patrimonio di conoscenze, di rispetto verso le materie prime e la genuinità dei prodotti locali che vogliamo trasmettere ai più giovani, affinché le tradizioni ritrovino vitalità nella loro cucina così da non morire mai».