Piccola premessa dovuta: quasi mai un ristoratore copre l’intero fabbisogno del ristorante con il suo orto – rare le eccezioni – perché sono troppe le variabili da tenere in considerazione, dalla grandezza dell’orto, al numero di coperti, a, chiaramente, la stagione. Ma è innegabile che chi lavora bene su questo fronte, ne guadagna in immagine (nell’immaginario collettivo è indubbiamente romantico mangiare sapendo che quel prodotto ha fatto pochissima strada) e molto spesso anche in esperienza organolettica. Premesso questo, qui alcuni tra i migliori ristoranti con orto in Italia, da Nord a Sud. Escludendo masserie, agriturismi, ristoranti che hanno l’orto altrove o vere e proprie aziende agricole – pensiamo a Villa Maiella, Peppe Zullo, Aia Gaia di Ciccio Sultano che ora ha anche il suo orto o al nuovo progetto I Tenerumi sull’Isola di Vulcano (ma di esempi ce ne sono tantissimi altri) – che meritano un articolo a parte.
Antichi Sapori
Il legame di Pietro Zito con la terra è rappresentato dal suo incredibile orto, espressione del culto che questo cuoco contadino ha da sempre officiato in onore della natura, del ricco territorio pugliese, dei suoi ritmi e del suo tempo. Quindicimila metri quadri di inno alla biodiversità, alla cura delle piante e delle materie prime che quotidianamente lo ispirano nella ricerca di ricette dai sapori antichi e veraci. Un percorso gustativo indimenticabile che da un lato mantiene e tramanda i capisaldi della tradizione, dall’altro sa guardare avanti e rinnovarsi per fare sempre meglio, con un’attenzione sempre alta verso le cotture e i giusti tempi di preparazione dei piatti.
Fonte: GAMBERO ROSSO